Il ri-morso dello SCORPIONE n. 4

Conoscere, confrontare e discutere le scelte degli amministratori è un diritto dei cittadini, per iniziare a costruire oggi un domani diverso per Ospitaletto.

 

 

Tinte fosche hanno rabbuiato la seduta del Consiglio comunale di giovedì 17 marzo 2016.

 

Apertasi con l’approvazione anticipata della mozione, collocata al 12mo e ultimo punto all’ordine del giorno comunicato, di intitolazione dello stadio comunale di Ospitaletto a Gino Corioni, in presenza dei familiari, la seduta si è protratta per ben sei ore, focalizzandosi in particolare su tre questioni:

* Riorganizzazione della gestione dell’asilo nido e della scuola dell’infanzia comunali con il suo affidamento alla Ospitaletto Servizi Srl e parere sul piano programmatico 2016 della stessa partecipata comunale;

 

* Revoca da presidente o componente delle commissioni consiliari permanenti della Consigliera Donfrancesco, ora del gruppo “Per Ospitaletto”, e sua sostituzione con altro consigliere di stretta osservanza e obbedienza delle direttive del gruppo “Insieme per Ospitaletto”;

 

* Interrogazione e Mozione dell’opposizione di Centrodestra sulla eventuale incompatibilità dell’Assessore ai Lavori pubblici, commercio e attività produttive, derivante da una sua eventuale responsabilità politica connessa ad un abuso edilizio ai danni del Comune stesso.

 

 

Sulla prima questione, la Vice Sindaco ha formalizzato la dismissione della gestione diretta da parte del Comune dell’asilo nido e della materna comunale e l’affidamento del medesimo servizio a Ospitaletto Servizi Srl, con passaggio alla stessa del relativo personale.

 

In continuità con la linea liberista e aziendalista che, con la scusa della razionalizzazione della gestione e delle spese, aveva già portato alla privatizzazione della farmacia e all’espulsione dall’organico comunale del relativo personale, colei che, per originaria collocazione politica, avrebbe dovuto tutelare e difendere i dipendenti ha invece annunciato questa nuova privatizzazione e espulsione di altro personale, con affidamento alla Srl comunale Ospitaletto Servizi, forse anche per rafforzarne gli asset di bilancio della stessa in vista delle richieste di mutuo che la società dovrà richiedere alle banche per acquistare Villa Presti e dare attuazione alla faraonica ambizione del Sindaco di trasformarla in polo sanitario comunale.

 

La successiva trattazione del piano programmatico per il 2016 della srl comunale, tenuto conto di questo ampliamento dei servizi affidatigli e dell’operazione Villa Presti, ha evidenziato la presentazione e illustrazione da parte dell’Assessore al Bilancio di un piano estremamente generico, mal articolato e del tutto inadeguato, concentrato in una misera trattazione concentrata in una mezza paginetta di effettiva consistenza: quale parere abbia potuto esprimere la maggioranza, che ha approvato un tale “stitico” documento, ci piacerebbe saperlo e ci piacerebbe sentircelo spiegare dai suoi consiglieri e dalle sue consigliere.

 

Per quanto riguarda i tre punti fatti mettere all’ordine del giorno da “Insieme per Ospitaletto”, abbiamo assistito ad una resa dei conti del gruppo di maggioranza nei confronti dei due consiglieri, Antonini e Donfrancesco pure loro eletti nella stessa lista, rei per aver dissentito in varie occasioni ai dettami di Sindaco, Presidente del Consiglio comunale e Capogruppo e per aver osato tutelare questa loro autonomia, costituendosi del gruppo autonomo di “Per Ospitaletto”.
I commi 2 e 3 dell’art. 1 del Regolamento delle Commissioni consiliari permanenti recitano:

 

“Le Commissioni permanenti sono costituite da n. 5 consiglieri comunali di cui 3 di maggioranza e 2 di minoranza, e sono nominati dal Consiglio tramite votazioni.

 

In caso di dimissioni, decadenza od altro motivo che renda necessaria la sostituzione di un Consigliere, il gruppo consiliare di appartenenza, designa, tramite il suo Capo gruppo, un altro rappresentante ed il Consiglio comunale procede alla sostituzione”.

 

Ciò nonostante, pur di far fuori, politicamente parlando, la consigliera Donfrancesco ormai priva delle cordicelle con cui manovrarla qual marionetta, il gruppo consiliare del PD (pur con la foglia di fico della lista civica), che in più occasioni negli ultimi mesi ha rimaneggiato Statuto comunale e Regolamento del Consiglio comunale per far fronte alle proprie debolezze politiche, non è andato per il sottile e, senza nemmeno modificare questa volta il Regolamento, s’è letteralmente inventato l’istituto della Revoca del Commissario, per liberarsi della Commissaria sgradita, per poi scegliersi la marionetta di turno.

 

 

 

Esilaranti, ma al contempo stucchevoli, gli interventi di Bordonano e del capogruppo PD Burato.

Il primo, ex assessore dimissionario a breve scadenza ed ex transfuga fiammeggiante giudizi sprezzanti prontamente tornato all’ovile, dall’alto del pulpito sul quale si erge ogni qual volta prende la parola, ha fatto sfoggio di capacità mnemoniche elargendo alle opposizioni la sua lextio magistralis sulla coerenza…

 

Il secondo si è invece avventurato in un tentativo di riappacificazione “last minute”, credibile come le offerte della fallita Wind Jet, che assomigliava più che altro ad un rito per esorcizzare i consiglieri dissidenti dal demonio…

Il primo posto sul podio però, se l’è meritato il Presidente del Consiglio Comunale per essere perfettamente riuscito a dimostrare come nel Partito Democratico, da un bel po’, anche il minimo residuo di senso democratico se ne sia letteralmente partito!

Con faziosa interpretazione del suo ruolo, che da garante super partes ha da tempo trasformato in tutore degli interessi della maggioranza, Reboldi ha, in un primo tempo, posto in discussione una mozione dell’opposizione di Centrodestra (quella che, partendo da un dubbio sulla incompatibilità dell’Assessore ai Lavori pubblici, commercio e attività produttive, derivante da una sua ipotizzata responsabilità politica connessa ad un abuso edilizio ai danni del Comune stesso, richiamava il Sindaco a valutare l’eventuale revoca delle deleghe alle stesso conferite) dando la parola all’Assessore all’Urbanistica ed Edilizia privata che, di fatto, si è distinto in un’arringa a difesa dell’Assessore, tra l’altro pur “diplomaticamente” assente, non senza cadute di stile nel minimizzare, se non addirittura ridicolizzare, una violazione alla legge da lui raffigurata invece come minimale e veniale.
Dopo aver concesso spazio alla “difesa d’ufficio”, il Presidente del Consiglio ha invece impedito qualsiasi intervento da parte delle opposizioni presentatarie la mozione, estraendo magicamente dal cilindro una mozione preliminare di inammissibilità della mozione da lui stesso già posta in discussione.
Con la votazione da parte della maggioranza PD di tale “chicca” ammazza mozione, la seduta consiliare si è chiusa registrando, nel suo complesso, una delle pagine più oscure e vergognose della sua storia.

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Commenti: 1
  • #1

    Federico (martedì, 29 marzo 2016 18:32)

    Nella deliberazione del C.C. n° 10 del 17/3/2016, riorganizzazione della gestione del servizio relativo all'asilo e alla scuola dell'infanzia comunale, l'assessore Chiodelli fa tanto di vanto nel cambiamento, credendo che questo permetterà di razionalizzare il servizio e risponderà alle esigenze delle famiglia .Ci sarà il consolidamento di una vera e propria scuola paritaria.
    Rilevo come è sottovalutata la scuola statale, che sicuramente anch'essa risponde alle esigenze delle famiglie e del territorio, con una gestione economica che ai cittadini di Ospitaletto non costa nulla . Ribadisce che l'aspetto educativo è principalmente statale, ma come può fare una scuola paritaria riducendo i costi delle inseganti ( e di conseguenza anche le insegnanti) ad educare come la statale che ha a disposizione più insegnanti?
    Di tutto questo, sorprende soprattutto chi la proposta, la privatizzazione, se fosse stato un democristiano a uno di centro destra va be, si sa come la pensano. Ma la Chiodelli che sosteneva addirittura Civati è un po' troppo, evidentemente nel PD chi la spinta per collocarla a vicesindaco, oggi si sta mangiando non solo le unghie ma anche le mani!
    Altro intervento importante e stato quello di Bordonaro , che dopo averci "illuminato" sulla libertà di pensiero per ben 8 righe ci aggiorna sulla libertà di ragione, e alla ragione l'amministrazione ha affidato il compito ad una società srl, totalmente partecipata dal Comune. Dunque grande sostegno a questa amministrazione.
    Mi chiedo, nel 2015 quando di questa amministrazione ne diceva di cotte e di crude, dandogli degli incapaci eccc.
    E mai possibile che l'amministrazione si sia rimessa sulla retta via, o e Bordonaro che ha cambiato?
    Infine la sostituzione nelle commissioni della componente del gruppo Per Ospitaletto da parte della maggioranza ,non deve porre un sussulto e decidere da che parte stare?
    A mio avviso le soluzioni sono due, la prima e che rientrino nel PD, i conti se saranno in grado di farli, li faranno alle prossime elezioni. La seconda, prendano atto che non si può andare avanti cosi e decidano di uscire dal PD ed iniziare un percorso che li porterà a una lista alternativa a Sarnico.