Sabato 16 maggio 2015                                        Manifestazione di protesta                                      fino alla Cascina Cattafame

per dire insieme:

Già nella pubblicazione che diffondemmo nelle case di Ospitaletto a fine febbraio, dichiarammo la nostra assoluta contrarietà alla richiesta di autorizzazione, presentata da Fraternità Impresa Sociale società cooperativa sociale ONLUS, per la costruzione e l'esercizio di una centrale alimentata a biomasse per produrre energia elettrica, e lucrarne economicamente, oltre che calore per il riscaldamento degli immobili ospitanti le varie cooperative in cui ormai si articola quella che per gli ospitalettesi è, semplicemente, "La Fraternità", invitando i concittadini ad una vigilanza attiva sulla vicenda.

Come tutti sappiamo, malauguratamente, la Provincia di Brescia ha dato il via libera a Fraternità I.S., nonostante la contrarietà delle cooperative sociali di tipo "A" operative presso la Cascina Cattafame, dei cittadini e delle Associazioni, dei Comuni di Ospitaletto e Castegnato, della Soprintendenza ai Beni architettonici e dell'ASL.

Lo scorso 18 marzo, scrivendo a tal proposito di "Schiaffo della Provincia", ci dicemmo intenzionati a "valutare con i cittadini la possibilità di organizzare un'assemblea pubblica o una pubblica mostra informativa", invitando chiunque fosse interessato a contattarci.

Nel frattempo l'Amministrazione e il Consiglio comunale si sono espressi, cittadini e Associazioni hanno detto la loro in una riunione convocata presso la biblioteca comunale e la Soprintendenza ai Beni architettonici ha avviato il procedimento per l'apposizione, sull'area oggetto della costruzione della centrale, del vincolo indiretto a salvaguardia delle peculiarità architetoniche e paesaggistiche della Cascina Cattafame, ponendo lo stop a qualsiasi intervento fino alla chiusura del procedimento stesso.
Anche il Comune di Ospitaletto si è mosso in senso avverso all'autorizzazione, e ha incaricato un proprio legale della predisposizione di un ricorso al TAR contro l'autorizzazione rilasciata dalla Provincia di Brescia.

Cosa secondo noi molto importante,

ANCHE I CITTADINI HANNO DECISO DI INTRAPPRENDERE AUTONOMAMENTE UNA PROPRIA INIZIATIVA.

E' infatti in corso di distribuzione nelle nostre case il volantino sopra riprodotto con il quale siamo tutti invitati a manifestare la nostra contrarietà alla centrale a biomasse, partecipando ad una pacifica passeggiata a piedi o in bicicletta che, sabato 16 maggio 2015 con ritrovo alle ore 14.30 e partenza da Piazza Mercato, si snoderà per le vie del paese per raggiungere via Trepola e la Cascina Cattafame.


CivicaMente

Cittadini di Ospitaletto

ribadendo il proprio motto:

"CHI   PARTECIPA,  FORSE,  NON  POTRA'  DECIDERE.
CHI NON PARTECIPA LASCIA DECIDERE AGLI ALTRI.
Con i Cittadini, SEMPRE.

Partecipa anche tu"


si unisce ai cittadini di Ospitaletto e Castegnato che hanno organizzato l'iniziativa, e


ADERISCE UFFICIALMENTE ALLA MANIFESTAZIONE


invitanto ogni concittadino a partecipare al corteo, per difendere la nostra salute e dire NO ad un impianto che, per favorire l'interesse egoistico di pochi, non farebbe altro che aggravare una situazione ambientale già sufficientemente critica, oltre che mettere a repentaglio anche le attività meritorie delle altre cooperative operanti presso la Cascina Cattafame.

Come già ci siamo espressi con memorie e documenti depositati in sede di Conferenza dei Servizi presso la Provincia di Brescia, la nostra contrarietà non vuole assolutamente penalizzare le attività di queste realtà socialmente importanti, né impedire l'ammodernamento dell'impianto di riscaldamento attuale, obsoleto e anch'esso inquinante. Siamo anche pronti a dire il nostro SI ma, ovviamente, la nostra massima attenzione è rivolta a che qualsiasi soluzione possa eventualmente trovarsi, essa debba escludere tassativamente tutto quanto non sia funzionale alle sole esigenze di sostituzione della attuale caldaia con altra più efficiente.


A Ospitaletto, per noi, non ci sarà mai spazio per lucrare, bruciando masse legnose acquisite chissà dove, vendendo energia a discapito della salute pubblica, anche se questo dovesse significare il fallimento della Fraternità I.S. (la Fraternità "storica", purtroppo allontanatasi anni luce dallo spirito fondativo che tutt'ora anima le altre cooperative di tipo "A") e per il Comune il mancato introito dei tributi arretrati e ancora non riscossi.


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