Raccolta dei rifiuti: ecco cosa ci aspetta.

"Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare", recita il proverbio.

Sembra quasi che da tale proverbio L'Amministrazione Sarnico e, in particolare, l'Assessore all'urbanistica, edilizia privata, ambiente ed ecologia, Antonini, abbiano tratto il principio ispiratore al proprio agire.

Non è passato poi tantissimo tempo da quel 4 maggio 2011 quando, in piena campagna elettorale che portò alla prima elezione di Sarnico, venne organizzata da Insieme per Ospitaletto, a dire il vero con qualche maretta proprio tra il candidato Sindaco e il futuro Assessore, la serata dal titolo:

L'esperienza dei "Comuni virtuosi"

ospiti Antonio Vivenzi e il compianto Dario Ciapetti, cui fu chiamato a parlare Marco Boschini, Coordinatore dell'Associazione dei Comuni virtuosi.

A quell'incontro, partecipi e plaudenti, erano in prima fila Sarnico ed Antonini, al tavolo del relatore l'attuale vice Sindaco, tra il pubblico altri due Assessori attualmente in carica e numerosi Consiglieri di maggioranza, anch'essi attualmente in carica.

 

Quell'esperienza, nelle premesse della serata, avrebbe dovuto rappresentare la stella polare delle scelte in tema urbanistico-ambientale della futura amministrazione ma, come si è già visto con il PGT ora in fase di presentazione delle osservazioni, le promesse elettorali, le parole, sono una cosa e i fatti un'altra.

Sempre Marco Boschini, sul suo blog che è ospitato su IlFattoQuotidiano.it, il 7 di questo mese ha pubblicato un post, dal titolo: "Raccolta differenziata: quanta disinformazione", nel quale parla dei risultati della raccolta differenziata porta a porta spinta dei rifiuti, "Non sono opinioni da bar, ma esperienze concrete, consolidate e verificabili. Potrei citarle decine di comuni italiani: da Ponte nelle Alpi (Bl) a Camigliano (Ce), passando per Trento, Parma, Treviso, Capannori (Lu)".

Le esperienze testimoniate da Boschini nel 2011 e quelle che lo stesso riporta oggi in tema di raccolta rifiuti, evidentemente, per questa Amministrazione sono state, e sono anche ora, il classico "specchietto per le allodole", viste, oltre al PGT già richiamato, le scelte che si accinge a far passare, a colpi di maggioranza, in tema di servizio per la raccolta dei rifiuti, il cui appalto è scaduto e dovrà essere riaffidato mediante gara.

Giovedì 10 luglio alle 20,00, in Commissione per le materie inerenti il territorio, sono stati presentati bando e capitolato, accompagnati dal piano finanziario, della gara per l'affidamento del servizio per la raccolta dei rifiuti.

Gli Assessori Antonini e Bordonaro, per gli aspetti di rispettiva competenza, hanno presentato documenti e cifre all'attenzione del Presidente Burato e degli altri componenti la Commissione, i Consiglieri di maggioranza Donfrancesco e Mazzoleni e i Consiglieri di minoranza Chiari e Mena.

Dopo tanta attesa (ricordiamo che l'appalto scadde ancora nella primavera 2012 e, con ordinanze del Commissario Naccari e, più volte reiterate, di Sarnico è stato prorogato con l'attuale gestore fino a quando sarà stipulato il nuovo contratto), senza NESSUN confronto con le altre componenti politiche in Consiglio comunale, senza sentire né i cittadini né le categorie produttive (ma, si sa, di coinvolgimento e partecipazione ci si riempie la bocca solo in campagna elettorale) la maggioranza della lista "Insieme per Ospitaletto" ha partorito il topolino.

E' arrivato sul tavolo della Commissione un pacchetto PRECONFEZIONATO e GIA' DECISO, almeno questo è l'intento della maggioranza, che, in luogo dell'attuale sistema basato su circa 160 cassonetti distribuiti per il paese (salvo una porzione del centro storico nella quale, per problemi di transito mezzi, la raccolta avviene porta a porta) e la raccolta periodica di carta, plastica, vetro e lattine, sfalci  e  verde  da manutenzione  giardini privati, prevede il posiziona-

mento in tutto il paese, centro storico compreso, di 100 cassonetti con calotta, apribili con chiave/tessera da ciascun utente, per il conferimento dei soli rifiuti indifferenziati e la raccolta periodica con lo stesse modalità attuali per gli altri rifiuti, a cui si aggiungerà anche la raccolta della "frazione umida".

Per tali rifiuti non sarà più possibile il conferimento nei relativi cassonetti, che verranno rimossi, mentre verrà potenziata l'isola ecologica ed esteso il suo orario di apertura.

Il sistema innovativo, annunciato e decantato oltre un anno fa dal Sindaco sul notiziario comunale, consentirà di raggiungere la soglia del 65% di raccolta differenziata obbligatorio per legge e, stanti i dati del piano finanziario illustrato dall'Assessore Bordonaro, dovrebbe avere a regime un costo di circa 1 milione e 200 mila euro all'anno, realizzando un risparmio di circa 200 mila euro annui rispetto al sistema attuale.

WOW!  BRAVI!  EVVIVA!

Benissimo, ma sono state valutate anche altre modalità, oltre a quella presentata?

Praticamente tutta la Franciacorta e buona parte dei comuni della provincia ha adottato il porta a porta, la cosiddetta raccolta differenziata spinta.

Ci daremmo aspettati una valutazione comparata almeno con tale sistema, ma così non è stato.

Tanto Antonini quanto Bordonaro hanno spiegato che sono stati valutati un insieme di elementi e sono state scartate le soluzioni non praticabili a causa della conformazione dell'abitato.

Quindi, si sono presi in considerazione:

  • i cassonetti stradali e la raccolta periodica di carta, plastica, vetro e verse (il sistema attuale);
  • isole multi cassonetto (portando a riferimento Concesio);
  • i cassonetti con calotta per l'indifferenziata con raccolta periodica per il resto, con l'aggiunta dell'umido, e potenziamento dell'isola ecologica;

scegliendo quest'ultimo sistema e sviluppando per lo stesso il piano finanziario relativo.

E il porta a porta?

SCARTATO! NON E' PRATICABILE!

A Ospitaletto non è possibile fare la raccolta porta a porta dei rifiuti, perché la conformazione del centro abitato non lo permette!!!

Cosa? Ma chi vogliono prendere in giro?

In tutta la Franciacorta, in tutti in Comuni a noi confinanti, il porta a porta è stato attivato e solo Ospitaletto avrebbe una conformazione eccezionale?

Ma chi lo ha detto? In base a quali elementi, secondo quali criteri e quali modalità d'esercizio del servizio?

NON E' DATO SAPERLO. Sostanzialmente: "fidatevi, lo sappiamo noi, abbiamo studiato il caso"!

A beh, stiamo freschi! 

Fa accapponare la pelle sentire la spavalderia, la sicumera con cui l'Assessore Bordonaro espone il suo dogma.

Ma come, quando dai banchi dell'opposizione contestavano a Prandelli che Ospitaletto era l'unico Comune del circondario ad avere ancora i cassonetti, non erano i Sarnico, Burato, Danesi, Reboldi (e Ravelli, ora non più consigliere) a dire che secondo COGEME, l'attuale gestore del servizio, Ospitaletto era forse uno dei paesi più adatti alla raccolta porta a porta, anche per la struttura non frazionata del suo abitato?

Se qualche difficoltà può sussistere, eventualmente può riguardare i vicoli stretti del centro storico.

Ci scusino gli Assessori "studiati" ma non è proprio in centro storico che, da anni, i rifiuti si raccolgono porta a porta e con mezzi piccoli, non potendo posizionare i cassonetti o transitare con i grossi mezzi di svuotamento?

Ma c'avete proprio preso per fessi?

Ma torniamo al sistema illustrato e al rapporto costi benefici.

Abbiamo detto del risparmio stimato in circa 200 mila euro per ciascuno dei cinque anni di valenza dell'appalto.

Non vogliamo mettere in dubbio i compiti fatti dall'Assessore al bilancio, ma tale risparmio sarà tutto da dimostrare nella realtà, visto che, ad esempio, Borgosatollo che è stato il secondo comune della provincia, nel 2011, a sperimentare il cassonetto a calotta, in tre anni ha speso oltre 500 mila euro in più, rispetto al cassonetto stradale, utilizzato fino al 2010, nonostante la raccolta differenziata sia passata dal 43,35% del 2010 al 78,13% del 2013!

(http://www.comune.borgosatollo.bs.it/controlpanel/uploads/relazioneok_1397896527.pdf
Relazione di fine mandato, pag. 10).

Quanto ai benefici, ci aspettavamo di sentir parlare, oltre che di capitolato e bando di gara, anche di riduzione dei costi per il servizio a carico delle famiglie e delle attività produttive, di tariffazione puntuale in base alle quantità di rifiuti conferiti da ciascuno o in base al numero di conferimenti effettuati, invece abbiamo sentito solo una affermazione generica che i minori costi stimati si tradurranno con buona probabilità in aliquote più basse, quando in momenti successivi si andranno a definire IUC, TARI, TASI (e fa sito...).

Almeno il servizio migliorerà?

Di certo, le famiglie del centro storico, ora servite porta a porta, avranno un peggioramento, dato che anche per quella zona il servizio verrà omologato a quello del resto del paese.

Per le altre zone, di certo, il numero di cassonetti a calotta posizionati, sostanzialmente, si dimezzerà.

E come funzioneranno queste calotte?

Ne sanno qualcosa gli abitanti di Castenedolo, di Gavardo o di altri comuni valsabbini.

Mentre gli attuali cassonetti stradali hanno un'apertura tale da consentire l'uso di sacchi sufficientemente capienti, le calotte sono "studiate" per sacchetti al massimo da 10 litri, volumedecisamente scarso, con il risultato che potete vedere qui di lato.

Come potrebbe facilmente capitare, se si scorda la chiave/tessera non è possibile effettuare il deposito del sacchetto nel cassonetto.

Il cittadino attento ed educato si riporta a casa il sacchetto e torna in un altro momento.

Ma se sia ha fretta (non è una scusa, ma può succedere), se si è persa la chiave e bisogna richiederne una nuova, se si ha poco senso civico, scarsa educazione e rispetto degli altri (e questa situazione, purtroppo, è all'ordine del giorno) il risultato è quello che vedete qui sotto.

Nemmeno il conferimento abusivo di utenti non residenti cesserebbe o si ridurrebbe, ragion per cui l'Amministrazione, per arginare la maleducazione di alcuni e l'abuso di altri, si troverebbe costretta ad incrementare la sorveglianza della Polizia Municipale o ad affidare tale compito a "vigilantes" privati, con costi che, fuori dal canone del servizio, graverebbero sul bilancio comunale e, quindi, su tutti noi.

 

Da ultima, ma non ultima per importanza, quale sarebbe l'accessibilità di queste calotte?

In un paese in cui il numero di persone anziane tende naturalmente a crescere, e la loro mobilità e agilità purtroppo a ridursi, dove soggetti diversamente abili sarebbero costretti a servirsi esclusivamente dei cassonetti con calotta, vogliamo preoccuparci solo di chi è in piena salute e non ha per sua fortuna tali problemi?

L'immagine qui sopra è stata posta giovedì sera sul tavolo della Commissione da uno dei nostri referenti.

E' un immagine che colpisce e, in effetti, ha colpito, provocando la reazione stizzita del Presidente Burato che lo ha minacciato di cacciarlo dalla sala (secondo lui "non può venir qui a fare propaganda" ?!?!).

Soltanto quest'immagine basterebbe a far riflettere sia maggioranza che opposizione, inducendo i nostri amministratori a rivedere questa geniale pensata.

Dicevamo all'inizio di questo post che la maggioranza, prendendo questa decisione, ha partorito il topolino ma, fatte le suddette considerazioni, la situazione che si prospetta per il futuro di Ospitaletto è ancora peggiore.

Più che partorire il topolino,  presentando bando capitolato e piano finanziario del servizio che intendono appaltare, Sarnico & Co. hanno varato "La Corazzata Potëmkin", nota ai più per l'esilarante sequenza de Il secondo tragico Fantozzi di Luciano Salce del 1976, protagonista Paolo Villaggio.


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Commenti: 1
  • #1

    Pasquino (martedì, 15 luglio 2014 09:38)

    Il Comitato Salute e Ambiente di Ospitaletto, che l'anno scorso dava spazio ad un articolo del Corriere Ed. Brescia in cui si diceva "iniziamo il porta a porta" (http://saluteambienteospitaletto.blogspot.it/2012/05/no-ai-rifiuti-da-bergamo-iniziamo-il.html) si è omologato?