Incontro con il Commissario Prefettizio dr Naccari

Alle 11.00 di oggi 16 agosto 2012, io e Annalisa Ardesi, siamo stati ricevuti dal Commissario Prefettizio dr Naccari e siamo rimasti per 35 minuti.
C'era anche l'Arch. De Simone, Dirigente dell'Ufficio Tecnico.
Da quanto ci hanno riferito, dell'intervento il Comune ha avuto notiza verso il 20 luglio.
Hanno convocato incontri per circa una settimana ma poi hanno dovuto consegnare le chiavi del parco per i lavori.
Purtroppo questi lavori non hanno bisogno di nessuna autorizzazione, essendo opere collegata ai progetti BRE.BE.MI. e TAV, per i quali i decreti di autorizzazione alla realizzazione delle opere, emessi dal CIPE (Grandi Opere), comprendono anche quelli per l'adeguamento delle interferenze.
A suo tempo l'autorizazione, che risale a circa 2 anni fa, ha costituito sul parco una servitù per "pubblici servizi" e questo ha dato loro titolo per far questo scempio.
Se non interverrà un "miracolo", il parco non aprirà più.
Con quei tralicci, e i relativi campi elettromagnetici, lì ci potrà essere al massimo un prato, ma non certo un parco pubblico, che quindi dovrebbe essere ricollocato. Andrebbe individuata una diversa area ma, e questo l'hanno confermato sia Naccari sia De simone, non ce ne sono, visto com'è conciato Ospitaletto, per cui avremo un parco in meno.
L'unica speranza è che intervenga la Soprintendenza a Beni architettonici, paesistici e ambientali, data la vicinanza al sito storico del Santuario della Madonna di Lovernato.
Nei prossimi giorni dovremo avviare un'azione di pressione sul Soprintendente, che ha già sul suo tavolo i documenti mandati dal Comune e la lettera del Parroco, affinchè intervenga a tutela del Parco, del paesaggio deturpato da due "alberi" di 35 m, e del sito storico/archeologico di Lovernato, unico e solo sito che colleghi Ospitaletto di oggi alle sue radici storiche.
Grazie a tutti quelli che hanno voluto interessarsi della questione.
Vedremo di inviare una lettera aperta al Soprintendente da mandare ai giornali locali.
Se tutti insieme ci diamo una mano e facciamo sentire la nostra voce, magari riusciamo a fare il "miracolo".
Se tutti facessimo la nostra piccola parte, forse, avremmo un paese migliore.

Scrivi commento

Commenti: 0